La mostra che non doveva essere forse sarà...
Non è facile credere in un progetto così lontano dalle proprie abitudini, tantomeno credere in un sogno e renderlo reale, eppure sembra che stia accadendo! Dopo aver iniziato con un progetto che si è (come spesso capita) trasformato in tutt'alta cosa, e poi in un'altra ancora, e poi ancora, oggi posso dire che abbiamo selezionato le foto per la mostra. Sono undici, tra cui un trittico. Il tema è l'acqua e la trasformazione. Uno sberleffo alla chirurgia estetica e alla ricerca di perfezione che continua ad aumentare, un modo per mostrare che anche le deformazioni hanno un fascino particolare in cui riconoscere arte e bellezza.
Per il momento abbiamo una gallerista che pare interessata, ma per sicurezza appena stampato il book definitivo inizierà il pellegrinaggio tra le gallerie della regione e d'oltralpe per vedere cosa si può ottenere di più.
Da una certa soddisfazione vedere come da una serie di scatti si riescano ad estrarre delle storie e dei temi, qualcosa che quando viene visto porta le persone ad esclamare "wow, che figo, come lo hai fatto?" Ci chiedono se abbiamo usato Photoshop, ebbene no, sono originali e non ritoccate (se non in pixel per la stampa sui grandi formati che abbiamo scelto).
Io puntavo su un certo tema, Niky su altro, ma una delle qualità della mia compagna è la sua capacità di guardare le cose con la mente aperta ed ora è più innamorata di me della scelta fatta. Lei ha già un nome nel campo con quattro mostre all'attivo, altra ragione per cui faticavo ad inserirmi con convinzione nel progetto, non sentendomi all'altezza. Ma devo dire che la passione mi ha talmente travolto da non essere riuscita a farmi abbattere dall'insicurezza. Oh, è capitato spesso che non fossimo d'accordo, ma ci hanno aiutato molto le persone a cui abbiamo chiesto pareri ed ora abbiamo la nostra serie. E' pronta.
Ora mancano dei compratori di reni per poterle stampare su alluminio da 1 mm con rifinitura lucida... ma Niky come al solito dice che quando servono i soldi si trovano, e ormai la conosco troppo bene per non crederle! Per ovvi motivi non posso mostrarvi niente di ciò che concerne l'esposizione, ma vi assicuro che se (o meglio quando) la faremo posterò la serie per vedere se anche i miei amici blogger condividono il mio entusiasmo.
Platone affermava che l'uomo è nato per generare, e che chi non genera altri esseri umani è perché genera arte donando la sua anima al mondo, io sicuramente non sono tra i primi, ma sicuramente generare arte mi piace da morire! Non so se così facendo dono la mia anima al mondo, sicuramente una parte dell'anima in tutto questo c'è, perché le idee, la passione, la pazienza, il creare qualcosa che prima non c'era... è un pezzettino di anima. E penso che si, sia anche un piccolo dono di me stessa... e della donna che crede nell'arte con tutto il suo spirito. Una bella combinazione!