Mettiamola così, ho cercato di non immischiarmi, primo perché mi sento esule e de-naturalizzata, ed un ulteriore amarezza riguardo il futuro della mia nazione del cuore al momento richiedeva troppo sforzo, secondo perché ho preferito lasciar voce a chi immerso nel "problema", diciamo fino al collo. Però ora avevo piacere di postare questa lettera emersa sul blog di SaraLeoni prima delle elezioni. Una piccola scintilla di solidarietà da un paese che per politica e cultura tende a non immischiarsi con le politiche altrui. L'immagine scelta è voluta per l'occasione, una piccola presa in giro popolare su come l'Italia é vista da "fuori", e da chi crede che sia solo "pizza e mafia". Certo che, a questo punto, sta diventando una profezia che si auto-avvera. La pizza non ha eguali, purtroppo anche la mafia...
Vivo a Milano 2, in un quartiere costruito dal Presidente del Consiglio.
Lavoro a Milano in un’azienda di cui è principale azionista il Presidente del Consiglio.
Anche l’assicurazione dell’auto con cui mi reco a lavoro è del Presidente del Consiglio, come del Presidente del Consiglio è l’assicurazione che gestisce la mia previdenza integrativa.
Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale di cui è proprietario il Presidente del Consiglio.
Quando devo andare in banca, vado in quella del Presidente del Consiglio.
Al pomeriggio, quando esco dal lavoro, vado a far la spesa in un ipermercato del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende partecipate dal Presidente del Consiglio.
Alla sera, se decido di andare al cinema, vado in una sala del circuito di proprietà del Presidente del Consiglio, e guardo un film prodotto e distribuito da una società del Presidente del Consiglio: questi film godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal governo presieduto dal Presidente del Consiglio.
Se invece la sera rimango a casa, spesso guardo la TV del Presidente del Consiglio, con decoder prodotto da società del Presidente del Consiglio, dove i film realizzati da società del Presidente del Consiglio sono continuamente interrotti da spot realizzati dall’agenzia pubblicitaria del Presidente del Consiglio.
Seguo molto il calcio, e faccio il tifo per la squadra di cui il Presidente del Consiglio è proprietario.
Quando non guardo la TV del Presidente del Consiglio guardo la RAI, i cui dirigenti sono stati nominati dai parlamentari che il Presidente del Consiglio ha fatto eleggere.
Quando mi stufo navigo un po’ in internet, con provider del Presidente del Consiglio.
Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet leggo un libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del Consiglio.
Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali, anche in Italianistan è il Presidente del Consiglio che
predispone le leggi che vengono approvate da un Parlamento dove molti dei deputati della maggioranza sono
dipendenti ed avvocati del Presidente del Consiglio, che governa nel mio esclusivo interesse, per fortuna!…
"Non so se esiste un’alternativa, non lo so, ma so di certo che questa non può essere una valida ragione per andare avanti così. Italia, voi valete più di questo."