Scorre la sabbia nella clessidra,
attraversa le dita del tempo.
Si sofferma un granello, indeciso,
sparisce.
Roventi nubi dissolte
rilasciano il sole, due raggi di vita,
primavera.
Il mio corpo che nudo ristagna,
vive per sé.
I seni, il mio ventre, le labbra,
un dito che sfiora la pelle,
sola.
Un corpo piacente che brama
un tocco, un bacio, un soffio
esalato.
Il mio orto avvizzisce i suoi frutti,
cadon maturi, non colti, non coltivati.
Basterebbe un abbraccio, acqua e
calore, affetto...
Ho perso l'idea del contatto.
Un altro granello, indeciso,
sparisce.
A volte, quando passa molto tempo senza che nessuno m'abbracci, mi tocchi, mi trasmetta qualcosa di fisico, provo quasi dolore. Una sensazione diffusa su tutto il corpo, che cerca freneticamente un contatto, un riconoscimento alla sua esistenza. Come se ogni millimetro della pelle, degli organi, della mente volesse gridare "stringimi, toccami, dammi la vita". La mente e il cuore, a mio modo sto imparando a riempirli, il corpo duole, desidera contatti. Desidera amore, libertà di esprimersi. Desidera "darsi", desidera "dare".
Ho sempre sofferto molto la mancanza di contatto fisico, conosco bene questa sensazione, e finora non sono mai stata in grado di trovare altre risposte se non da altri corpi. Non parlo solo di sesso, ma di "partecipazione corporea". Conosco persone a cui il contatto fisico procura quasi fastidio, anche quando amano fanno fatica ad avere un contatto estrapolato dal rapporto sessuale. Io no. A volte sento quasi un bruciore che attraversa la pelle, una richiesta estrema di un contatto. Il corpo trasmette un linguaggio che nessuna parola può sostituire, il corpo non è in grado di mentire se lo ascoltiamo, non ci sa dare quello che non possiede, non si perde in voli pindarici. Il corpo è, esiste, parla solo di presente. Oggi lo sento forte, oggi vorrei restare qualche ora abbracciata a qualcuno che mi vuole bene, permettere a questa sensazione di penetrare la pelle, nutrirla, dirle che oltre la mia cura, le mie coccole, le mie attenzioni per me stessa, esso vale anche per altri. Oggi è forte, pervade, riesco a trovare poco spazio al di fuori di questo desiderio. Vorrei correre per strada e chiedere: "ehi, non è che ti va di abbracciarmi?" Ma poi finisce che mi abbracciano con la camicia di forza, e non è esattamente quello l'abbraccio che vorrei. Qualcuno me ne manda uno, anche se virtuale?
Un abbraccio a tutti!