Ho finalmente vuotato il sacco! Ho incontrato una conoscente di lavoro che conosco da anni, e l'ho ammorbata come si deve, lasciando uscire ogni inconveniente verità, ogni cellula nascosta. Sarà stata complice la notte in bianco, ma non riuscivo più a fermare la lingua. Dopo i deliri notturni lunghi come papiri, ho sfruttato l'onda ed ho creato papiri di parole. Mi sono lasciata scorrere, aprire come una scatola di mais ed ho riversato fuori ogni parola. E più parlavo e più avrei parlato, consapevole del fatto che che per me scambiare opinioni o sentimenti con altri esseri umani é diventato un fatto più raro di un diamante. Mi sono spesso salite agli occhi gocce che ho prontamente rispedito al mittente, ma é stato utile, almeno dal punto di vista emotivo, poter aprire per un ora il mio cuore, esprimendo la verità che mi porto in grembo come un figlio amato.
Soffi di vento trapelano segreti
verità inespresse celano il sole
io e te le uniche ad avere la chiave.
E così si avanza, tra un si ed un no, tra il cielo e l'inferno. Notti da dimenticare e giornate troppo lunghe, senso di vuoto e viva gettata ai rovi. Non ho ancora una risposta, e non arrivano. Forse tiro fuori le armi, me lo consigliano tutti, e tutti sono le persone che non ho ascoltato prima, sbagliando. Forse ora i tutti hanno ragione. Ci penserò. Valuterò. Oramai la calma e la ponderazione dei pensieri é l'unica cosa che ho da fare...
Se lì, tesa e lucente
butterai il cuore dalla porta
farai vincere la mente.
