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Preferenze Di Sistema

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sabato 27 marzo 2010

...in fumo...

Premessa: è incredibile google images, basta digitare qualcosa (anche un pensiero), e magicamente appare sempre quello che cerchi... è fenomenale...
Dunque, eccomi qui. Ho ri-smesso di fumare. Dico così perché quattro anni fa smisi di fumare, facendo per altro smettere dopo di me un certo numero di persone. E tra tutti i casini che ho combinato negli ultimi mesi di troppia, ho fatto anche questo. Avevo ripreso a fumare. Una, poi due, poi dieci, poi il mio solito pacchetto. Come sempre, ti frega perché il suo principio è quello della dipendenza, doppio scema io quando accesi la prima, per altro me la ricordo molto bene, e ricordo anche molto bene perché l'accesi: dopo aver fatto l'amore con le novie, per la disperazione di ciò che sentivo (solitudine), ovvero: per un motivo molto sbagliato. il senso di distacco rimase, l'unica cosa che ci guadagnai fu un giramento di testa e la nicotina che ricominciava a chiamarmi. Ma siccome a molti gesti non posso più porre rimedio, per quando io lo desideri, a questo potevo e l'ho fatto. Molti penseranno che non durerò, ma mi spiace deludervi, sono in una fase molto significativa, in cui piuttosto che fare errori quando sono palesi, preferisco spararmi nelle palle (ok, virtuali). Accendermi una sola altra sigaretta vorrebbe dire ricominciare come prima. Non esiste una sigaretta, e l'ho appena visto sulla mia pelle. Sono stufa dell'odore, della puzza fetente della casa e del mio fiato, della tosse al mattino, dei gatti che mi guardano come se fossi scema (e lo ero). Basta. Ho riletto il libro, mi sono cagata sotto pensando che questa volta non avrebbe funzionato, ma appena ho buttato via il pacchetto mi sono sentita nuovamente libera e leggera. Oggi è andata benissimo, ora sento un poco la bestiolina che dice nicotina, ma so che se mi accendo una sigaretta domani lo griderà di nuovo, se non l'accendo, da domani farà silenzio, ed io avrò nuovamente voce, vitalità, ossigeno nei muscoli e un fiato di rosa. 
Magari ci metto un pò, magari durante un terremoto/tsunami/tromba d'aria non do il meglio di me, ma almeno so come uscirne. Solo, ora vorrei guarire da una malattia ben peggiore, ben più radicata della nicotina. Ben più forte, maledetta, eterna:

Io non lo so se è meglio amarti invano o non amarti per niente 
Io non lo so se non smetterai mai di mancarmi 
Ma io non lo so e non lo voglio sapere ma sono condannata a pensarti per sempre 
Mai più noi due 
Mai più le tue labbra sulle mie 
Mai più la forte intimità e la sensualità mai più 
Oggi è un giorno qualunque, oggi si vive comunque e non so perchè 
Il tempo impone distanze, il tempo è fatto di assenze e non c'è un perchè 
Ma io non lo so e non lo voglio sapere ma sono condannata a pensarti per sempre 



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