Non ho più un lavoro perché ho scelto di seguire il mio cuore, i miei desideri, il mio sogno.
Non ho una famiglia perché ho scelto di seguire il mio cuore, di salvaguardare la mia vita.
Non ho amici perché non ne ho avuto l’occasione, troppo presa da un rapporto che credevo bastasse.
Non ho una casa mia, perché le cose sono cambiate.
Non ho più patria, perché l’ho lasciata e quella che mi ha accolto ora mi fa paura.
Avevo una donna, un amore, una moglie.
Poi con la mia donna mi sono innamorata di un’altra donna.
Ho seguito il cuore, sono stata bene, e poi ho sofferto.
E soffro.
La mia sofferenza mi porta a comportarmi male, a non saper gestire il dolore. Provo rabbia nel vedere tante belle cose, nell’avere tante belle cose dentro e non riuscire ad usarle, esternarle, viverle e farle vivere.
E soffro.
E il ciclo si ripete, all’infinito.
Penso “in bene ed in male, in salute ed in malattia, in ricchezza e povertà”, e vedo che non sempre basta. Evidentemente.
Penso “quando si è in tre, e due sono serene, è normale allontanare chi non lo é. In due è più difficile”.
Penso “perdere un amore quando ne hai due è più facile, hai qualcuno al tuo fianco”.
Penso “vedere come un amore nuovo ti da energia, speranza, fiducia, rende l’amore vecchio pieno di problemi, e questi di colpo divengono insormontabili”.
Penso “so che passerà, so che voglio cambiare, so che amo con una forza che non mi permette di respirare”.
Penso, ma penso da sola, perché ho nel cuore tanta paura, tanta tristezza che vorrei sanare.
Penso che la sofferenza non sia invincibile, l’ho già fatto, per tutta la vita, ma penso che non posso uscirne da sola, e penso che non posso uscirne in una settimana.
Penso che faccio soffrire chi amo, e mi sento male, e soffro e questo mi porta a reagire male, e loro non mi sopportano più, ed io soffro, e questo mi porta a reagire male, e loro non mi sopportano più, e soffro e questo mi porta….
Penso che desidero serenità.
Penso che desidero gioia.
Penso che vorrei saper dare solo amore.
Penso che sono in grado di cambiare.
Penso che mi serva tempo.
Penso che mi serva che qualcuno creda in me, davvero.
Penso che vorrei essere diversa.
Penso che ho paura che la nostra storia finisca.