Ho trascorso tre giornate molto intense. Tre giorni in cui ho appreso (pochissimo) i segreti nascosti del nostro corpo. Il tema era il linguaggio del corpo e l'autoconsapevolezza. Capire, attraverso la posizione del nostro corpo, lo stato d'animo e la "direzione" che abbiamo. Con direzione s'intende futuro (curiosità, spina dorsale e viso proteso in avanti), presente (colonna e viso dritto, muscoli attivi) e passato (schiena e spalle rivolte in dietro, posizione "so già tutto"). Ragazzi, ho fatto esercizi in cui passavo dalla "leggerezza" della gioia alla "pesantezza" della depressione solamente con il corpo, ed é fantastico come, in questo caso, sia la mente che segue il fisico e non viceversa.
Abbiamo avuto il miglio professore di teatro in circolazione, che segue la scuola russa, e come tale si é comportato: serio, professionale, ha preteso tantissimo, ma mi ha fatto superare in soli tre giorni limiti che normalmente impiego mesi a superare. Evviva i Russi...!
A questo vanno aggiunti lavori di consapevolezza su di sé e sugli altri partecipanti, che consistevano in improvvisazioni teatrali in cui l'uso della comunicazione doveva avvenire esclusivamente attraverso il corpo. Difficilissimo. Ma mi ha fatto pensare ad una similitudine incredibile con gli animali. Dunque:
mettiamo i gatti (o i cani per chi li preferisce). Comunicano tra loro con le orecchie, la coda, l'apertura degli occhi, l'arco della colonna, e solo in ultimo con la voce. Non hanno problemi a riconoscere nei loro simili questo stile comunicativo. E per mentire devono essere mooooolto convincenti (ci vuole impegno per trasmettere: "sono più pericoloso di te"). Noi abbiamo il dono del linguaggio, ed oramai usiamo quasi solo questo come mezzo di trasmissione di informazioni. Quello che molti chiamano "sesto senso" riguarda spesso il messaggio veicolato e percepito inconsciamente dal messaggio del corpo. E per noi, oramai, imparare a leggere il corpo é un esercizio difficile, su cui bisogna impegnarsi e applicarsi a lungo.
Realtà come "Lie to me" non sono così assurde (anche se in quel caso un poco estreme), serve solo una grande consapevolezza di sé, indispensabile per raggiungere una mediocre consapevolezza degli altri. Questo assaggio di consapevolezza mi ha lasciata con la netta sensazione che davanti a me esistono molte più possibilità di quelle finora considerate, e questo alleggerisce la mi vita, dandole maggiori gradi di libertà, e soprattutto l'idea che se sono riuscita ad andare oltre me stessa con tale "facilità" (nel senso che non sono fisicamente morta di vergogna), allora ci sono ancora davvero moltissime cose che di me non conosco e forse do troppo per scontate. Ne esco con l'idea di essere qualcosa di "più".
Sia mai che riesca persino a farlo fruttare nell'amore, e nella situazione difficile in cui siamo...
[Si]