Non so quanti conoscono la Serravalle, ma per chi non la conoscesse é una stradina tutta curve, definita impropriamente "autostrada", che porta da Milano a Genova, passando da piccoli paesini votati al suicidio collettivo (fossi passata una volta sola senza trovarmi nel buio pesto della nebbia!). La Serravalle ha una particolarità: é una strada disegnata da un pazzo che porta direttamente alla città più schizofrenica che io abbia mai visto: Genova. Ci sono stata ormai un paio di volte, ma ad ogni passaggio scopro nuove prodezze architettoniche. L'unica città al mondo (che io sappia) in cui é possibile essere contemporaneamente in collina e a livello del mare, tra i negozi ed in mezzo alle varie Moby e Tirrenia in partenza, tra vicoli bui e sopraelevate su cui si corrono le maratone (anzi, per correttezza erano mezze-maratone). Insomma, un pot-pourry di architettura medievale, decadente, boudelairiana, moderna, in cui devi veramente decidere da che parte della strada camminare, perché le linee di divisione del traffico dividono anche il bene dal male. Eppure, con tutta la sua follia, l'amo e l'adoro come la donna che mi ha rapito il cuore. E vi assicuro che le due "donne" hanno molto in comune, forse più di quanto hanno mai saputo. Genova é un marasma di case incasellate come api operaie, anche MA sa sempre dove va riposta ogni cosa, in modo da mettere tutto al suo posto. Genova é un miscuglio di idee geniali e folli, e bisogno di calma e pacatezza, MA le va dietro con la sua esuberanza, spontaneità, confusione e gran voglia di stabilità. Genova si crede brutta, con le sue case ammassate una sull'altra, MA non riesce a capire quanto sia bella, sia dentro che fuori. Genova si divide tra monti, colline e mare, a volte calmo e a volte in burrasca, MA adora la montagna, assapora il mare, e come esso é imprevedibile e burrascosa o calma ed affascinante.
Sono entrambe da scoprire, colme di vicoli nascosti, a volte luminosi e ristrutturati, altre bui e nascosti, ma ricchi di sorprese spettacolari; la loro storia é penetrata in noi, nel nostro sangue, nel nostro cuore, nella nostra anima. Una città da una parte, una donna eccezionale dall'altra, due anime che si guardano e si confrontano, con amore, con amarezza, con infinita dolcezza.