Eccola, oggi non posso fuggire, non posso esimermi dallo stare chiusa in casa ed attendere, ed ascoltare, colpa della neve. Dopo tre giorni di annunci é "finalmente" arrivata. E per la prima volta che io ricordi, non sono contenta della neve. Questo mi fa arrabbiare, perché é sempre stata la mia preferita, con i suoi paesaggi, il suo profumo, i suoi silenzi... Oggi però mi rattrista. Mi rendo conto che non avere nessuno per "godere" di questo paesaggio é uno spreco, un vuoto interiore. La mia passione é sempre stata così forte da "contaminare" anche le persone al mio fianco, ed oggi contamina solo i miei progetti. Mobili da acquistare, persone da raggiungere, e l'impossibilità si uscire da casa, l'obbligo di rimanere chiusa tra queste mura non certo amate, con l'intrusione continua di chi non "esiste", di chi non "capisce".
Oggi penso a Lunaprofonda, che detesta la neve, e oggi la capisco. Spero che passi e che non mi porterò appresso questa sensazione a lungo, perché mi priverei di un altro amore grande, e detto fuori dai denti, proprio non mi va. Ho sempre trovato anche molto divertente vedere persone che sfidano la neve con le loro vetture, impaurite da questo manto bianco, che cercano di far sterzare l'auto e non vi riescono perché sulla neve le cose vanno fatte al contrario, ma pochi lo sanno. Bisogna guidare con reverenza, bisogna imparare a capire che la fisica cambia, che non é solo "bagnato", ma é Neve. Eppure quanti finiscono con l'auto contro un muro? O peggio, contro altre auto. Quando esco non temo la neve, temo gli altri che si mettono in macchina. La Neve é gestibile, gli altri no. Ma oggi non la amo, oggi spero solo che finisca presto di cadere e che mi ridia la libertà di agire, anche di "fuggire", perché in queste settimane "esisto" a sufficienza e mi basto e avanzo.