Ricerca personalizzata

Preferenze Di Sistema

Questo blog non ha controindicazioni note, non entra in conflitto con altri sistemi ad eccezione dei sistemisti estremi. E' vietata la lettura ai maggiori di età variabile ma non intende indurre alla crescita di nessuno. Non comporta modifiche nella selezione naturale della specie e non emette radiazioni nocive. L'interazione é accettata da chiunque non abbia altro da fare. I reset verranno esclusi automaticamente dal sistema di monitoraggio interno. Non consumare prima dei pasti.

sabato 21 novembre 2009

Sogni




“IO SONO E SARO' PER SEMPRE PETER PAN e Peter Pan significa essere LIBERO DI SOGNARE !”. (Matteo)
Scusate lo spudorato "furto" d'idee, ma il blog dei novi mi ha dato lo spunto esatto per dare libero sfogo alle mie frustrazioni. Sogni... e sono sogni quelli che inseguiamo. Sindrome da Peter Pan? Mah, forse io e Ma un poco ne soffriamo, ma Di mi sa che non l'aveva nemmeno da bambina. Ora, io vivo nella più totale schizofrenia, sballottata tra Sestri e Milano, da una novia (altro furto, questa sera sarò arrestata) all'altra, da un amore travolgente come un incendio ad uno caldo e solido, dal mare alla metropoli, dal sogno alla realtà. Il sogno é il futuro, un mattone dopo l'altro, la realtà é che una lavora a Milano e non trova in Liguria, una lavora in Liguria per 11 ore al giorno 6 giorni su 7 (tornando la notte), io non ne parliamo, perché il lavoro non lo trovo e quindi mi sento l'outsider, anche se cerco di rendermi utile rimpinguando frigoriferi, assi da stiro, batterie e lampadine mancanti ecc... Il sogno é una casa per tre, con almeno due stanze (il monolocale in tre vi assicuro che é da manicomio), in cui portare i nostri gatti ed iniziare una bellissima e noiosissima routine (dopo questi mesi é il sogno più ricorrente!). Il sogno porta Ma a lavorare da spezzarsi il collo (e vi assicuro non solo) pur di intascare il denaro da usare per noi. Il sogno porta me ad affrontare una scissione mai provata prima, a pormi quesiti mai pensati, a superare difficoltà che non augurerei a nessuno. Il sogno porta Di ad emanciparsi dalle sue più profonde sicurezze, dalle sue paure infantili, dalle piramidi della sua vita. La realtà é questa, un sogno vissuto in molti modi, con molte sfumature, con molti problemi, paure, ansie. Comunicare nella lontananza é uno sforzo da titani, credere che tutto vada al suo posto uno sforzo da rinnovare ogni giorno. Ma noi siamo tre piccole Peter Pan, e quindi crediamo nei sogni, e per i sogni lottiamo e ci facciamo anche male, ma il bello dei sogni é che ci sono, lì davanti a noi, presenti. Quando mi sento sola chiudo gli occhi, sento il profumo dell'amore, ne visualizzo il volto, le emozioni, ne assaporo i sensi, e in me si risveglia un'energia nuova, rinasco, mi rialzo e penso: "senza questo sogno, io, non posso più vivere, amo, e quest'amore é più forte di una droga"


Lettori fissi