Ricerca personalizzata

Preferenze Di Sistema

Questo blog non ha controindicazioni note, non entra in conflitto con altri sistemi ad eccezione dei sistemisti estremi. E' vietata la lettura ai maggiori di età variabile ma non intende indurre alla crescita di nessuno. Non comporta modifiche nella selezione naturale della specie e non emette radiazioni nocive. L'interazione é accettata da chiunque non abbia altro da fare. I reset verranno esclusi automaticamente dal sistema di monitoraggio interno. Non consumare prima dei pasti.

martedì 27 ottobre 2009

Respiro


Un respiro che diviene frase, non detta, taciuta, sfumata...
Se rallenta il respiro, il pensiero é dolente, incerto; 
Confuso se é profondo: un sospiro.
Come faccio a conoscerti?
Imparo la lingua del tuo respiro: dolente, fragrante, leale.
Non hai ancora imparato a farlo mentire, il tuo respiro. 
Parla, lui. 
Parla al mio cuore; forse troppo assetato di notizie, curioso delle tue paure, certezze.
Allora ascolto le tue parole, sento il fiato con cui queste
escono.
Le respiro, le tue parole, le trasformo in quelle 
emozioni che a volte un pò nascondi.
Talvolta esplode come l'onda sullo scoglio, a momenti 
sussurra come una brezza, talvolta é libero, e so che sei
felice.
Allora é il mio fiato che s'imprigiona, che non ha più lo 
spazio per uscire.
Lo sai perché?
Perché la tua gioia é la mia aria;
il tuo respiro il cibo della mia conoscenza;
le tue parole la strada su cui percorro questo tratto con te.
Fino ad ora ho visto e sentito l'amore nella mente, nel corpo,
nel cuore.
Ora ho varcato una nuova porta, la più naturale, 
scontata, presente dal primo vagito: il respiro. 
Il mio, il tuo, il nostro, quello sconnesso e poi, lentamente, simultaneo,
unico, dei nostri corpi abbracciati, nudi, sicuri tra le braccia
l'una dell'altra.
Il respiro di chi per un momento, in quel momento, sente e si
abbandona tra le braccia di un istante, lungo o corto,
proprio come il respiro.
[Si]

Lettori fissi