Ricerca personalizzata

Preferenze Di Sistema

Questo blog non ha controindicazioni note, non entra in conflitto con altri sistemi ad eccezione dei sistemisti estremi. E' vietata la lettura ai maggiori di età variabile ma non intende indurre alla crescita di nessuno. Non comporta modifiche nella selezione naturale della specie e non emette radiazioni nocive. L'interazione é accettata da chiunque non abbia altro da fare. I reset verranno esclusi automaticamente dal sistema di monitoraggio interno. Non consumare prima dei pasti.

martedì 5 ottobre 2010

Giudicate Voi...


ZURIGO - In sei mesi sono stati 366 i giovani ubriachi che a Zurigo sono stati portati dalla polizia nel nuovo centro per lo smaltimento della sbornia. In media si tratta di 13 persone ogni fine settimana.

Ciò dimostra quanto questa struttura sia necessaria, hanno reso noto oggi i responsabili del dicastero cittadino di polizia. 50 dei 366 giovani portati nel centro erano ragazze e la più alta alcolemia ha raggiunto il 4,19 per mille.
Il centro zurighese per giovani ubriachi è stato inaugurato all'inizio di marzo in 12 celle della centrale della polizia situata nei pressi della stazione centrale. La struttura è operativa dal venerdì sera alle 22.00 fino alle 15.00 della domenica.
Nella cosiddetta "Zentrale Ausnüchterungsstelle" (ZAS) la polizia porta i giovani che vengono fermati per strada ubriachi o sotto l'effetto di droghe. I ragazzi rimangono rinchiusi il tempo di smaltire la sbornia sotto sorveglianza medica.
Una volta passata l'ubriacatura, i genitori vengono chiamati a prendere in consegna i figli. Le spese per l'intervento di polizia - e questa è una novità in Svizzera - vengono fatturate ai giovani stessi e, nel caso di minorenni, ai rispettivi genitori. Il costo è di 600 franchi per i fermi che durano fino a tre ore e di 950 franchi per quelli più lunghi.
La creazione del centro è stata decisa da una speciale "task force" sulla violenza giovanile istituita tre anni fa dal municipio di Zurigo. Anche a Berna il governo cantonale ha proposto la creazione di una struttura analoga, che dovrà tra l'altro sgravare il lavoro nelle stazioni di pronto soccorso degli ospedali. Il Gran consiglio bernese esaminerà la questione in novembre.

Io non so più che commentare... qualche settimana fa un articolo del Corriere del Ticino commentava lo sdegno dei commercianti situati sotto un noto autosilo di Lugano, stufi di vedere e sentire gente che si butta dall'ottavo piano del palazzo. La zona è tristemente nota quale "autosilo dei suicidi" visto l'altissimo numero di persone che lo sceglie come meta per togliersi la vita. (in una settimana ci sono stati 3 casi!) La mia perplessità non era certo nei riguardi dei commercianti che, fossi al loro posto, non so se avrei l stomaco per sentire "stunf" (così dicono), ogni pochi giorni, ma nel commento dei "capi della città". Nessun commento alla questione dei suicidi, nessuna riflessione sul come mai così tanti giovani e meno giovano sentano il bisogno di uccidersi, nessuna iniziativa per revisionare l'assistenza alle persone, una campagna, niente. Volete conoscere il commento: "Così non può proprio andare avanti, troveremo i fondi per alzare al più presto una rete  protettiva." 
Io capisco molto di più chi fa l'angelo di chi fa certe affermazioni! La gente muore e il discorso verte sul disturbo che questo arreca alla quiete pubblica.... (La campagna pubblicitaria per il "telefono amico" cita: "Arriva l'inverno! Ti senti giù? Chiama!" Anche a me a volte vien voglia di volare... ma poi guardo giù e... troppo alto!


Lettori fissi