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domenica 14 febbraio 2010

Cartoni

Svizzera, ore 14.30 circa. Dopo aver aperto gli ultimi cartoni che avevo in casa, per sbarazzarmi di qualche kg di alberi pressati mi sono diretta verso il punto di raccolta differenziata del mio comune. Giunta sul posto identifico il quadrato futuristico in cui avrei dovuto liberarmi di tutto il cartone in avanzo e mi ci dirigo. Appena introdotto il primo pezzo (faccio notare che non vi era neppure da aprire un qualche cassonetto, l’apparecchio termina con un buco il cui contenuto rimane sotto terra) mi si affaccia una sciura da un balconcino del vecchio nucleo del paese a rimproverarmi. Non si butta la spazzatura di domenica, è vietato. Ma, signora, è carta, non faccio nessun rumore. Non m’interessa, poi qui vengono tutti quando vogliono. D’accordo, prossima volta rispetterò gli orari ed i giorni. No, lei adesso smette altrimenti chiamo la polizia!
Io cerco il cartello che effettivamente vieta di depositare (in un buco) i rifiuti durante la notte e la domenica, e alla vista della pena mi balza il cuore: in caso di contravvenzione sarà applicata una multa da 2000 a 5000 Franchi. Porca di quella boia!! Ok, mi avete convinta. Lascio il resto dei cartoni (non vetro, alluminio, ferro o altro, ma cartone peraltro già piegato a misura di buco!) in auto e lascio il luogo del delitto con la coda tra le gambe e la voglia di dare fuoco alla vecchia! Aiuto! Se fossero state bottiglie arrivava l’esercito? Mamma mia ragazzi, altro che prendere in giro questo paese. Dovrò andare in terapia per destrutturare il mio oramai italianesimo e ristrutturare il mio elvetismo. Sennò mi toccherà aprire un mutuo per “evenienze naturali inaspettate”.
Dopo la desuturazione dell’altra sera effettivamente Di ed io abbiamo parlato, e contrariamente a quanto pensassi è stato carino, ed è stato utile scambiare quattro parole con qualcuno di significativo, con qualcuno di interessato alla mia vita. Da ciò ho capito che di quello che mi può far bene o male ancora non ci patisco niente. Avevo il terrore di parlaci tranquillamente, e invece è andata bene e abbiamo forse fatto un passo in più. Quante emozioni particolari che si mischiano. Non so se è perché il tutto è moltiplicato per due, per come sono andate le cose, ma ho dentro tante di quelle emozioni, ho un tale carico di eventi da digerire che a volte non so nemmeno dove sono…
Intanto domani vado a prendere il resto dei mobili, vediamo a che punto arrivo.

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